Le condizioni meteorologiche, sin da due giorni prima, non promettevano niente di buono. Abbondanti precipitazioni nella zona avevano provocato qualche disastro. La sera prima poi, fulmini straordinari hanno causato diversi problemi “elettrici” in molti quartieri della città e la mattina di giovedì, il tempo non sembrava volgere al miglioramento. Molte le telefonate per sapere il da farsi. Ma io ho cercato di tranquillizzare tutti dicendo che saremmo andati comunque, limitando l’uscita al museo e quindi al ristorante.

All'appuntamento mancavano due gruppi, mentre dal cielo scendevano delle saette e qualche goccia di pioggia. Gli amici del "Calamatta" ci raggiungono poco dopo mentre quelli dell'Istituto S.Cecilia, manifestano una certa indecisione e poi, in ultimo, decidono di non venire.

Poco dopo la partenza siamo colpiti da abbondanti precipitazioni tanto che, dopo una breve sosta nella stazione di servizio dell'autostrada, il gruppo del "Calamatta", scoraggiato dal mezzo di trasporto non proprio efficiente, pensa di rinunciare all'uscita. Ma farlo rientrare in Istituto ci sembrava di fargli un torto, così abbiamo ripartito l'equipaggio dell'autovettura tra tutti, stringendoci un po', lasciando il loro mezzo di trasporto all'autogrill.

Tra l'uscita dell'autostrada e Tarquinia, dal cielo sembrava si fossero rotte le catinelle. Le abbondanti precipitazioni avevano causato l'allagamento dell'intera carreggiata, tanto che la piccola Panda dietro il Pulmino sembrava galleggiasse nel mare di fango. Abbiamo trascorso qualche minuto di incertezza nel bel mezzo della tempesta e tutto ci diceva che fosse il  caso di rientrare. Poi raggiunti telefonicamente dal gestore del ristorante, dove avevamo prenotato il pranzo, venivamo informati che a causa dell’interruzione della corrente elettrica non era in grado di preparare nulla. Anche a Vulci tutto era allagato! Ma Patrizia invitava comunque il gestore del ristorante a prepararci … "qualcosa di freddo da mangiare purché buono e pulito".

Io, in quel momento, avrei rinunciato all’uscita - date tutte quelle condizioni avverse! Tuttavia la nostra Patrizia ha tanto insistito mentre io, in quell'attimo, le avrei tirato via il cellulare! Ma poco dopo Tarquinia, il tempo sembrava accennare a un lieve miglioramento. Verso Montalto c’era decisamente un altro cielo! Così arrivati al Castello di Vulci, non pioveva più, il sole ha cominciato a fare capolino anche se verso i monti giravano nubi minacciose!

Visitati il Castello e la prima sala del Museo, ci siamo diretti verso il Parco, dove Ivano ci ha illustrato i reperti archeologici del territorio: la porta Urbica ovest (con due tombe alla “cappuccina”, uno scheletro posto entro una tomba a fossa con il cranio forato da una lancia), l’arco di trionfo, il tempio e la villa del criptoportico. Ormai il tempo era decisamente migliorato, anche se con un po' di vento,  ma un piacevole sole nel cielo ci ha allargato il cuore!

Intorno alle 13,30 siamo giunti al ristorante dove - con grande sorpresa - giungeva un gradevole profumo di grigliata. La familiare accoglienza del Sig. Giulio, ci ha messo subito a nostro agio e, sorpresa delle sorprese, è riuscito a preparare l'intero pasto concordato!

Questo è il racconto di una particolare giornata, che non prometteva nulla di buono, ma dopo attimi di scoraggiamento, la determinazione ed un pizzico di incoscienza, ci hanno comunque regalato una magnifica esperienza!

Carmelo Melia 19/11/08


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FINE!

BY VANI' & CAMELIA - Published by ACE